a cura di Exallieve Unione Auxilium, via Caronda 224, Catania.
“Sì, dolcemente viaggiare, rallentando per poi accelerare, con un ritmo fluente di vita nel cuore” cantava Lucio Battisti, perché non si smette mai di sognare, anche se non si è più giovani.
Gli interessi, gli hobby, i desideri possono offrire sempre stimoli, possibilità di incontro e di
viaggio al di fuori della quotidianità e delle conoscenze acquisite.
Proprio così! Bisogna mettere ‘carburante buono’ e accogliere le opportunità che si presentano sul nostro territorio perché esistono isole felici che fanno la differenza, come quelle che costituiscono il “cuore” della Famiglia Salesiana.
Abbiamo, infatti, accolto l’invito della delegata suor Maria Conti per passare attraverso la conoscenza, la scoperta e la rivisitazione dei luoghi dove è nato ed è vissuto Don Bosco.
Abbiamo seguito le tappe dell’itinerario cittadino a Chieri, dove Giovanni Bosco dedicò dieci anni allo studio, al lavoro, a varie esperienze che formarono la sua straordinaria personalità e favorirono la sua scelta vocazionale del 1841, dopo aver affrontato tante difficoltà economiche che lo costrinsero ad affiancare allo studio tanti lavori.
Abbiamo scoperto che in questa città nacquero le sue intuizioni pedagogiche che poi metterà in atto durante tutta la sua vita e che costituiranno il carisma salesiano, dono meraviglioso alla Chiesa.
Durante il percorso sempre a Chieri abbiamo sostato anche davanti all’attuale edificio della casa in cui nacque la Beata Maddalena Morano (15/11/1847) che, grazie all’incoraggiamento di don Bosco, divenne FMA e a partire dal 1881 sarà in Sicilia, dove si dedicò alla sua opera educativa con gioia, dedizione e tanto coraggio.
Proseguendo il cammino, siamo arrivati al Colle Don Bosco, dove gli edifici ricchi di testimonianze della sua presenza e della sua opera si presentano come meta preziosa di pellegrinaggio; forniscono informazioni sulla presenza dei salesiani nel mondo, sull’umiltà della vita contadina di un tempo, sul sogno dei nove anni di Giovannino, sulla scelta di fare il “giocoliere” per far divertire gli amici…
Al centro del Colle abbiamo ammirato l’imponente Basilica con la notevole cupola, visitato la cripta e sostato in preghiera davanti alle reliquie di Don Bosco.
L’ultimo giorno del nostro viaggio (28/04/2024) l’abbiamo trascorso nel complesso di Valdocco, luogo che ci ha trasmesso messaggi di povertà, di sfida alle difficoltà, di dedizione ai giovani per formare “buoni cristiani e onesti cittadini”, di fiducia in Dio e in Maria Ausiliatrice, di coraggio e determinazione, di personaggi cari alla tradizione salesiana.
Possiamo con certezza affermare che siamo soddisfatti del nostro viaggio “sulle orme di Don Bosco”, di quanto abbiamo visto e appreso e che siamo già pronti a viaggiare con lo stile salesiano.