di Maria Grazia Tripi, FMA
Si è appena conclusa la visita della Superiora Generale Madre Chiara Cazzuola in Sicilia. Giunta a Palermo il 02 novembre e ripartita da Catania il 10, la Madre ha avuto modo di incontrare le FMA, laici e giovani delle comunità educanti di diverse zone della Sicilia. Il contesto è stato il trentennale della Beatificazione della Beata Maddalena Morano, avvenuta durante la visita di Giovanni Paolo II a Catania il 05 novembre 1994.
La presenza di Madre Chiara è stato un segno di speranza e prossimità. Il tono della visita è stato quello di un momento di famiglia in cui si è respirata un’atmosfera di maternità, tenerezza e affabilità e speranza. La Madre ha desiderato dare un tempo congruo per visitare le sorelle anziane e ammalate. Nell’incontro con le comunità ha avuto modo di dare notizie più dettagliate delle sorelle che vivono in zone di guerra e di instabilità politica. Come Istituto siamo presenti in 96 Paesi del mondo e numerose sono le sfide che come consacrate nelle Chiesa siamo chiamate ad intercettare.
La Madre ci ha esortate a vivere la nostra vocazione come un cammino di esodo, speranza e fedeltà a Dio. Ci ha ricordato che la vocazione religiosa è un cammino che non ha mai fine. Come il popolo di Israele nell’Esodo, anche noi siamo chiamate a intraprendere un cammino di liberazione che ci fa uscire da noi stesse per entrare nella missione di servire Dio e gli altri. La chiamata a seguire Cristo non è solo un fatto personale, ma una risposta a un grido che proviene da chi soffre e ha bisogno di speranza. Dio ci chiama non per meriti nostri, ma per rendere visibile la Sua presenza nel mondo attraverso la nostra vita.
Ogni passo che facciamo come Figlie di Maria Ausiliatrice è un passo verso la terra promessa, non come una meta fisica, ma come un cammino di liberazione interiore, di adorazione e servizio a Dio, come ci insegnano le Sacre Scritture e la spiritualità del nostro carisma. La vocazione religiosa è una risposta a una chiamata che comporta un continuo esodo da noi stesse, una spogliazione di ciò che è superfluo, per vivere completamente per Dio e per gli altri.
Madre Chiara ha enfatizzato che, come Mosè si è fermato davanti al roveto ardente, anche noi siamo chiamate a fermarci e a guardare attentamente dove Dio ci chiama, per ascoltare la Sua voce. La nostra vocazione non è un percorso facile, ma è un cammino di speranza, di coraggio, e soprattutto di presenza di Dio. La certezza che Dio è con noi, come lo è stato con Mosè e con il popolo d’Israele, deve essere il nostro sostegno in ogni momento di difficoltà.
Un altro punto centrale che ha segnato la visita è stato il tema del fuoco dell’amore di Dio. Come Madre Mazzarello ci ha insegnato, è essenziale alimentare continuamente questo fuoco nel nostro cuore, perché il fuoco dell’amore di Dio non si spenga mai, ma rimanga vivo, ardente e capace di trasformare la nostra vita. È un fuoco che deve scaldarci, purificarci e, se necessario, bruciare ciò che è superfluo, per fare spazio a Dio nella nostra vita.
In sintesi, il messaggio che Madre Chiara ha condiviso con noi durante la sua visita in Sicilia è un invito ad essere cercatrici di Dio, facendo tesoro della testimonianza di Madre Morano, pronte a lasciare ciò che è sicuro e comodo per seguirLo, a vivere la nostra vocazione come un cammino di adorazione e servizio radicali, alimentando sempre il fuoco del Suo amore dentro di noi. È un cammino che ci chiama a rispondere al grido di chi soffre, a essere presenza di speranza e di liberazione, testimoniando la gioia di essere chiamate a vivere per Lui e per gli altri, con generosità e fedeltà.
La Madre ha sottolineato la ricchezza della diversità delle opere delle FMA in Sicilia. Siamo presenti con oratori, scuole, centri di accoglienza, comunità per minori. Ci ha esortate a mantenere questa diversità che risponde a diversi bisogni del territorio e intercetta bambini, giovani e famiglie. Nella concretezza dei tempi che viviamo e delle reali risorse siamo chiamate, ha affermato Madre Chiara, ad essere donne di Speranza.
Una risposta
GRAZIE, MADRE CHIARA, PERCHE’ C’INCORAGGI E CI ESORTI A VIVERE LA NOSTRA VOCAZIONE COME UN CAMMINO DI ESODO, CIOE’ CAMMINO DI LIBERAZIONE CHE CI INVITA AD USCIRE DA NOI STESSE, PER VIVERE CON PASSIONE LA MISSIONE DI SERVIRE DIO IN CHI CI AFFIDA. E SERVIRE CON GIOIOSA DONAZIONE LE SORELLE CHE CI PONE ACCANTO E I GIOVANI CHE ALLIETANO LE NOSTRE CASE. CI PONIAMO TUTTI SOTTO IL MANTO DI MARIA. BUON CAMMINO DI LUMINOSA SPERANZA!