di Maria Grazia TRIPI, FMA
Catania, 14 Dicembre 2024
Giovani e sport: quale rete per l’educazione. Questo il tema che ha fatto da sfondo all’Assemblea regionale PGS Sicilia riunita il 14 e 15 dicembre a Catania presso la sede regionale. Nel suo saluto iniziale l’ispettrice sr Angela Maria Maccioni ha augurato ai membri dell’Assemblea di continuare a mettere al centro dell’azione sportiva i giovani e a tal proposito ha ricordato la figura di Massimo Motta, presidente scomparso il 27 settembre 2024, che si è contraddistinto per la sua capacità di creare relazione e la sua attenzione soprattutto verso i giovani più poveri. Il lavoro in rete, ha continuato sr Angela Maria, è una sfida che ci interpella ed è la strada da percorrere nella grande missione educativo-evangelizzatrice che la PGS è chiamata a compiere attraverso lo Sport.
Dopo il saluto dell’Ispettore, don Giovanni D’Andrea, e del vicepresidente del CONI Enzo Falzone si è svolta la Commemorazione del Presidente regionale Massimo Motta. Un momento di grande commozione che ha lasciato nei presenti un “gusto” di bello e di bene, eredità tangibile di una vita vissuta in pienezza.
Il dott. Maurizio Siragusa, commissario straordinario PGS Sicilia, ha coordinato in maniera dinamica e coinvolgente il confronto associativo su Giovani e sport: quale rete per l’educazione. Ad intervenire, in uno scambio complementare di competenze, il prof. Andrea Farina – docente all’UPS che ha accompagnato all’elaborazione della proposta culturale PGS Italia che verrà presentata nel 2025 – don Francesco Preite, Presidente Salesiani per il Sociale e referente per il CNOS, dott. Ciro Bisogno, Presidente nazionale PGS, sr Francesca Scibetta, Referente Nazionale per le Figlie di Maria Ausiliatrice.
Per chi ha una visione nazionale, come ha ribadito il dott. Bisogno, fare rete comincia dall’assumere la realtà di una società che cambia continuamente, ed è cambiata. Oggi le associazioni si caratterizzano per una maggior attenzione alle attività ed un senso di attaccamento alle finalità culturali e ideali più blando. In questo contesto assumere il dato di fatto che solo il 10% delle realtà PGS è inserita in case FMA e SDB necessita di un’interazione con altri attori educativi capaci di rendere forte, visibile e appetibile lo specifico delle PGS che è appunto la dimensione culturale e valoriale.
Il dott. Andrea Farina ha illustrato il percorso che sta conducendo alla elaborazione della proposta culturale. Il primo passo è consistito in un cambio di mentalità e prospettive. Per comprendere oggi la complessità e dare risposte adeguate è importante “uscire” dalle categorie fondative che permeano il nostro immaginario per saper comunicare oggi non tradizioni, vissuti e modi di fare, ma la visione fondativa, che è appunto il carisma.
Don Preite ha affrontato il tema della rete rispetto alle sfide sulla condizione giovanile citando il magistero di papa Francesco, i dati sulla povertà in Europa, la riforma del terzo settore. Quest’ultima in particolare è quello strumento che consente alle associazioni di impattare sui temi della dispersione scolastica, povertà educativa ed emarginazione intercettando i bisogni dei giovani più poveri.
Sr Francesca Scibetta ha indicato quali sono gli elementi per costruire un ambiente, un clima educativo, salesiano. Anticipando alcuni contenuti della proposta culturale ha ribadito l’importanza del gruppo e della presenza educativa.
Si è trattato di un bel momento di confronto e condivisione. I lavori dell’Assemblea sono proseguiti con l’elezione del nuovo consiglio regionale che sarà guidato da Roberto Chiaramonte.
Come Figlie di Maria Ausiliatrice ringraziamo sr Francesca Scibetta, referente nazionale, e sr Giusy Davì referente regionale per il loro servizio in questa dimensione salesiana significativa del nostro agire pastorale.
Come riportato nel numero 166 delle LOME (Linee Orientative della Missione Educativa delle FMA) la vita di gruppo e la promozione dell’associazionismo sono mediazioni privilegiate per promuovere la crescita delle giovani generazioni. Attraverso la presenza delle animatrici e degli animatori si cura il passaggio da interessi immediati a interessi più profondi fino ad orientare ad assumere impegni di servizio nell’ambiente educativo e progressivamente nella comunità civile ed ecclesiale.
Con questa prospettiva auguriamo buon lavoro al nuovo Consiglio regionale.