a cura di Flavia G. Caruso, Istituto Maria Ausiliatrice, Palermo.
Grazie, grazissime!
Una delle tradizioni tanto care alla Famiglia Salesiana è la festa del grazie che nasce nel 1849, in occasione dell’onomastico di Don Bosco il 24 giugno. Due ragazzi, Carlo Gastini e Giuseppe Buzzetti, per ringraziarlo di tutto quello che aveva fatto e faceva per loro, decisero di fargli un regalo speciale. Misero da parte i loro risparmi per acquistare due cuori d’argento, che gli furono regalati la sera prima della festa. Il giorno dopo tutti i ragazzi dell’Oratorio vennero a sapere di tale evento e vollero unirsi per ringraziare Don Bosco. Quest’ultimo comprese il valore educativo di tale gesto e istituì la festa del grazie come segno di riconoscenza per tutti coloro che hanno a cuore l’educazione e il futuro dei giovani. Tale festa divenne un momento importante e irrinunciabile per le Figlie di Maria Ausiliatrice.
Il 20 e 21 dicembre le classi della scuola primaria dell’istituto Maria Ausiliatrice di Palermo, zona Arenella, hanno festeggiato questa ricorrenza con un meraviglioso spettacolo dal titolo “C’era una volta e ancora c’è…” che unisce il mondo fantastico delle favole come Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Peter Pan, Aladdin, Tarzan alla nostra realtà con la storia della nascita di Gesù.
La recita è stata ripetuta due volte in modo da permettere a genitori parenti e amici di partecipare. Maestre e genitori , suore e ragazzi del servizio civile si sono impegnati nella realizzazione di scenografie, costumi e coreografie, danze e canzoni, supporto e backstage.
Favole che ci hanno fatto sognare e immedesimare in luoghi fantastici, principi e principesse, lampade magiche e tappeti volanti, iniziano tutte con “C’era una volta”e si è aggiunto “e ancora c’è” per far comprendere quanto siano attuali e quanto ancora possiamo imparare. “Le fiabe sono da sempre il punto di partenza di un sogno” spiegano le maestre. Ogni storia ha una lezione da tramandare, una morale da insegnare e da esse abbiamo imparato a credere in noi stessi, il valore dell’amicizia e soprattutto a credere nei sogni. E’ importante avere dei sogni e credere nella possibilità di realizzarli ma bisogna anche saper dire grazie a chi ha creduto in noi e ci ha teso la mano per aiutarci a realizzarli. Per quanto difficile possa essere la vita bisogna ricordarsi sempre di mantenere il cuore leggero come quello di un bambino e tutto si risolverà. L’amore supera ogni cosa e ad insegnarcelo è stato proprio Gesù a cui diciamo grazie per essersi fatto dono per la nostra salvezza e dalla sua storia impariamo ad essere riconoscenti.
“Davanti a Gesù deponiamo ogni arma di potere e regalità. Ogni ginocchio si piega e ognuno riconosce in questo piccolo, umile bimbo il Re dei Re”.
Seguendo la spiritualità salesiana di Don Bosco e di Madre Mazzarello, che si basa sui valori della gratitudine e della riconoscenza come segno di amore verso il prossimo, l’Istituto cerca di diffondere suddetti principi attraverso il teatro cosicché i bambini possano interiorizzarli e attuarli nella loro vita. Il coinvolgimento di famiglie e amici è un modo per ringraziare ovvero fare memoria del cuore che ricorderà sempre chi si è preso cura di sé.
Grazie è una parola che si ripete e si sente spesso. Ha un significato profondo e molto grande anche se a volte ci dimentichiamo di ringraziare chi ci sta vicino, dando per scontato il valore di ciò che abbiamo. La festa del grazie cerca di far accrescere il senso di appartenenza alla comunità salesiana e cerca di diffondere il senso di gratitudine come segreto della felicità.