«Oh! San Giuseppe!»
La nicchia nel terreno acquistato in via Caronda - Catania

“Una delle preoccupazioni più assillanti di M. Morano era quella delle sue Normaliste: la casa dell’Aiuto[1] si rendeva sempre più inadatta al numero crescente delle alunne. Molte domande si dovevano respingere e il cuore di lei ne soffriva profondamente. Dove sarebbero andate quelle figliole? Chi li avrebbe difese dai pericoli e dagli attentati alla loro fede e alla loro innocenza? Continuando assidua nelle ricerche di un buon locale, ecco finalmente un terreno in vendita presso la piazza del Borgo in Via Caronda, in una bellissima posizione e relativamente vicino alle Scuole Normali. Constava di un giardino molto spazioso e di alcune casette rustiche.
S’iniziarono tosto le trattative di compera a quando, poco dopo, si trovò di passaggio a Catania l’Economo generale dei Salesiani, Rev.mo Don Rocca. M. Morano lo invitò a visitare quel locale e a farle un disegno conveniente pel futuro Istituto. Incontrando al cancello quel Superiore, uscì sulla via tutta raggiante di gioia, e gli indicò una graziosa nicchia scavata nel muro e chiusa da una reticella metallica.
«Oh! San Giuseppe!» esclamò Don Rocca.
«Sì, è proprio il mio caro San Giuseppe, che ci ha fatto trovare questo terreno e che ce lo vuol custodire. Qui egli vuole essere onorato! E noi lo eleggiamo Patrono non solo della casa che sorgerà qui, ma di tutta l’Ispettoria!»
S’intrapresero i lavori e il 18 marzo, in omaggio al Santo Protettore, si fece solennemente la funzione della posa della prima pietra, presieduta dall’Ispettore Salesiano Don Piccolo, tra la comune esultanza. D’allora l’Ispettoria si Chiamò Ispettoria di San Giuseppe e il glorioso Santo divenne l’amico, il confidente, il tesoriere di M. Morano”.

(Suor G. G., Madre Morano Ispettrice delle Figlie di M. Ausiliatrice del Beato Don Bosco, Torino, Società Editrice Internazionale, 1930, cap. XII, pp. 134-135)


[1] Via dell’Aiuto, Catania

Cronaca della posa della prima pietra (18 marzo 1902)