Figlie di Maria Ausiliatrice | Sicilia

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150° FMA | Dagli albori al pieno meriggio

Rubrica a cura di Carmelina CONIGLIONE, FMA

150 ANNI DI STORIA NELL’ ISTITUTO  DELLE FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE,

150 anni di grazia e di cammino con don Bosco e Madre Mazzarello sotto lo sguardo benedicente dell’Ausiliatrice. In questi 150 anni anche la Congregazione delle FMA in Sicilia ha esteso i suoi rami nell’isola. Dal cuore di ogni FMA si eleva, in questo particolare evento, un inno di lode e di gratitudine al Padre per l’irradiazione del carisma salesiano che lo Spirito Santo ha esteso nella terra sicula e che ha dato i suoi frutti.

La missione delle FMA svolta nell’isola, lungo questi anni, ha suscitato la speranza e l’impegno per un migliore e dignitoso futuro a favore della gioventù. “La presenza delle FMA in Sicilia è – stata- rilevante anche nell’ambito propriamente pastorale. Sia per il considerevole impegno nella catechesi, in special modo grazie alla svolta impressa in tal direzione da suor Maddalena Morano, sia per aver contribuito a promuovere il modello pastorale dell’oratorio”.[1] La loro opera ha avuto un’incidenza proficua nel sociale soprattutto in ambito femminile con gli oratori, l’alfabetizzazione, l’apprendimento di professionalità antiche e nuove. E certamente ha contribuito alla progressiva promozione della donna soprattutto curando, attraverso l’istruzione di ogni ordine e grado, un’educazione integrale, umanamente e cristianamente più attiva, responsabilmente e socialmente più aperta ed integrata. “Prioritario è stato tutelare le ragazze e garantire loro una soda formazione morale; oltre che prepararle alla missione di virtuosa e solerte madre di famiglia”.[2]Un sostegno indubbiamente proficuo alla progressiva evoluzione della condizione femminile, che ha contribuito ad allargare maggiormente gli angoli di visuale della società siciliana.

L’azione delle FMA, infatti, non si è svolta al chiuso, non è stata ristretta solo ad  una semplice fascia giovanile , ma soprattutto nei periodi critici della guerra e del dopoguerra, le nostre sorelle , libere da stereotipi schemi,  hanno operato nella libertà dello Spirito e della carità per offrire il loro concreto sostegno umano , morale e sociale là dove urgeva l’aiuto fraterno e la carità cristiana; basta pensare all’assistenza negli ospedali, ai militari feriti o ammalati; all’educazione delle alunne alla causa della Patria e dell’Unità Nazionale; all’assistenza agli orfani di guerra e ancora ad alleviare lo stato disagevole delle donne, costrette a lavorare per supplire l’assenza dei mariti, padri e fratelli, con l’aprire asili gratuiti per accogliere i loro bambini. Questi sono soltanto alcuni aspetti dell’opera salesiana delle Suore, in particolari periodi, in quanto la loro disponibilità sembrava non avere limiti.” Il contatto ravvicinato con le famiglie produsse un’assistenza diretta, sia la cura prolungata dei piccoli, sia delle ragazze per non trascurare l’educazione”[3]. I periodi critici, come già si è accennato, misero quindi “le FMA a contatto con un maggior numero di giovani e adulti, donne e uomini provati, militari, procurando un ‘occasione imprevista anche per una proposta di vita spirituale (…): prime comunioni, cresime, ripresa della pratica religiosa, preparazione cristiana alla morte”.[4]

La ripresa della vita normale del dopoguerra ha mantenuto le FMA sulla strada della consapevolezza di conservare e incrementare il dono di sé nello spirito del carisma, nell’attenzione alle realtà territoriali in cui si opera, nella necessità di lavorare in rete con le altre istituzioni educative a favore degli ultimi e sempre nell’ottica del Da Mihi animas coetera tolle.

Considerando la molteplicità delle opere educative delle FMA realizzate nella Sicilia possiamo dire che l’isola ha ricevuto un notevole contributo nello sviluppo delle opere educative, in modo speciale a favore della donna.

Di tutto quanto si è operato nell’isola, di quanto ancora si fa e si farà nel tempo segnato dallo Spirito, ogni FMA rende lode al Padre ed eleva con Don Bosco e Madre Mazzarello la sua gratitudine all’Ausiliatrice!


[1] Gaetano Zito, L’educazione della donna in Sicilia tra Ottocento e Novecento. Le figlie di Maria Ausiliatrice e Luigi Sturzo, LAS-Roma,202, p.68.

[2] Ibidem, p. 65.

[3] Grazia Loparco, Le Figlie di Maria Ausiliatrice durante la seconda guerra mondiale, in Le Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia. Donne nell’educazione (a cura di Grazia Loparco e Maria Teresa Spiga) LAS-Roma, 2011, p. 578.

[4] Ibidem p. 578.


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